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1.

Difficoltà emotive e relazionali:

Emozioni e relazioni sono due pilastri dell’esistenza. Il mondo emotivo e quello relazionale caratterizzano ogni essere vivente. Non vi sono emozioni negative, ciò che conta è comprendere perché si prova un’emozione piuttosto che un’altra in una data situazione e lavorare sul significato della stessa. I vissuti e le esperienze personali, spesso, portano come conseguenza la difficoltà a stare in contatto con le proprie emozioni, vivendole e interpretandole, e tale distacco dal proprio mondo emotivo può risultare disfunzionale alla persona; la condivisione delle stesse aiuta a comprenderle e regolarle. In qualità di esseri umani, siamo inoltre continuamente immersi in una realtà relazionale e interattiva; spesso però la sfera relazionale può risultare disfunzionale, sia in campo sentimentale e/o famigliare, che lavorativo e sociale. La relazione terapeutica è vista come strumento primario di esplorazione in cui il terapeuta riveste il ruolo di base sicura, una figura cioè in grado di facilitare l’esplorazione dei pensieri, del corpo e delle emozioni del paziente in un contesto empatico e non giudicante.

2.

Ansia, attacchi di panico e fobie:

L’ansia è un’emozione di base dell’essere umano, caratterizzata da una attivazione fisiologica messa in atto dall’individuo in una determinata situazione percepita come minacciosa. Nella sua normale espressione, l’ansia riveste un’importante funzione adattiva, consentendoci di calcolare e proteggerci dai rischi di una determinata situazione, nonché di ottenere prestazioni migliori in momenti che lo richiedono (es: colloquio di lavoro, esame universitario…). Spesso però, l’ansia viene manifestata dall’individuo in modo disfunzionale a livello emotivo, cognitivo e corporeo, mostrandosi tramite vissuti di agitazione, irrequietezza, sonno disturbato, difficoltà di concentrazione, tachicardia e respiro affannoso. In tali casi risulta fondamentale individuare il percorso più adatto a rendere la persona consapevole, in modo tale da poter gestire questa emozione rendendola funzionale.

3.

Disturbi dell’umore

Come dice la parola stessa, questa categoria di disturbi riguarda la sfera dell’umore dell’individuo e, nello specifico, alterazioni nei normali meccanismi emotivi che gli consentono di adattarsi in modo funzionale all’ambiente. Le emozioni coinvolte in tali disturbi sono principalmente la gioia e la tristezza, che, esasperate, inducono reazioni che vanno dalla depressione all’euforia patologica, innescando un marcato disagio psicologico oltre a problematiche nel funzionamento sociale e relazionale. Tale alterazione deve essere duratura nel tempo e interferire sulle normali funzioni sociali e lavorative della persona.  L’origine di tale disturbi è da ricercare nella interazione tra peculiari predisposizioni individuali- genetiche e di personalità- e una specifica condizione ambientale; i disturbi dell’umore possono essere la principale causa di sofferenza, oppure essere secondarie ad altre condizioni come una malattia organica, l’abuso di sostanze o una psicopatologia differente. Riconoscere l’eziopatogenesi di tali disturbi consente di pianificare un trattamento ad hoc sulla persona.

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Aree di intervento:

disturbo depressivo maggiore

disturbo depressivo persistente (distimia)

disturbo bipolare

disturbo depressivo dovuto a un’altra condizione medica

4.

Disturbi conseguenti a eventi traumatici

Un evento traumatico può essere definito come un evento stressante, dal quale non ci possiamo sottrarre e che sovrasta le capacità di resistenza dell’individuo; possiamo infatti definire come emozione prevalente degli stati traumatici, l’impotenza.

Possiamo definire trauma un’esperienza personale, vissuta direttamente o rivolta a terzi, che può comportare morte, lesioni gravi e minacce all’integrità fisica; il trauma psicologico può includere anche aspetti relazionali, non solo fisici, come una situazione di trascuratezza emotiva vissuta nell’infanzia da parte dei genitori, oppure in età adulta con altre figure di riferimento. La possibilità individuale di reagire efficacemente a una minaccia pone il sottile confine tra un’esperienza grave ed estrema, ma non necessariamente patogena, e il trauma psicologico.

Il disturbo post-traumatico da stress, che può presentarsi in risposta all’esposizione a una o più esperienze traumatiche, presenta diversi sintomi: iper-arousal (attivazione eccessiva come ipervigilanza, insonnia, irritabilità), ottundimento emotivo, sintomi da evitamento del ricordo del trauma e sintomi provocati dal rivivere l’esperienza traumatica in modo invasivo e involontario. Il trauma psicologico può essere quindi definito come una “ferita” che rompe il modo di vedere e vivere la realtà da parte dell’individuo.

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Aree di intervento:

disturbo reattivo dell’attaccamento

disturbo da stress post-traumatico

disturbi dell’ adattamento

5.

Disturbi di personalità

Tratti di personalità possono essere definiti come caratteristiche personali che ogni individuo costruisce nel corso della sua esistenza. Talvolta, i tratti di personalità, possono risultare rigidi e poco funzionali al benessere dell’individuo, portando a difficoltà relazionali e rigidità comportamentale. Quando tali caratteristiche costituiscono modalità rigide e disfunzionali di percepire e di relazionarsi a se stessi, agli altri e al mondo, parliamo di disturbi di personalità; le persone con disturbo di personalità presentano difficoltà di pensiero, emotive, relazionali e comportamentali in un assetto spesso inconsapevole delle difficoltà stesse. Di conseguenza, relazionarsi all’interno della famiglia, del gruppo di amici e con i colleghi risulta complesso e, talvolta, conflittuale, e ciò causa forte sofferenza nella persona, con frequente tendenza all’isolamento. Inoltre, l’assenza di consapevolezza del proprio disturbo può essere uno scoglio nell’approccio alla terapia e, anche per questo motivo, può renderla più prolungata nel tempo rispetto ad altri disturbi.

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Aree di intervento:

disturbo paranoide di personalità

disturbo schizoide di personalità

disturbo schizotipico di personalità

disturbo antisociale di personalità

disturbo borderline di personalità

disturbo istrionico di personalità

disturbo narcisistico di personalità

disturbo evitante di personalità

disturbo dipendente di personalità

disturbo ossessivo-compulsivo di personalità

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